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Pianificazione strategica per i deflussi discontinui del Doubs franco-svizzero: deciso l'obbligo di risanamento

Berna, 25.08.2016 - Allo scopo di ridurre gli effetti negativi dei deflussi discontinui dovuti all'esercizio della diga di Châtelot sul tratto franco-svizzero del Doubs, il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni ha emanato una decisione che prevede l'obbligo di risanamento. Essa costituisce la premessa per l'avvio di uno studio delle varianti di risanamento per il settore Châtelot – Biaufond. Il rapporto è atteso entro il primo semestre del 2017. Dopo una sua attenta analisi le autorità decideranno le misure future da mettere in campo.

Al fin di ridurre gli effetti negativi dello sfruttamento della forza idrica, nel 2011 è stata modificata la legge federale del 24 gennaio 1991 sulla protezione delle acque. Sul piano della pianificazione strategica, a ogni Cantone è stato chiesto di indicare gli interventi di risanamento da effettuare nel proprio territorio e di dimostrarne la necessità. Per il tratto franco-svizzero del fiume Doubs i Cantoni di Neuchâtel e del Giura hanno agito di comune accordo commissionando ad alcuni studi di consulenza ingegneristica l'elaborazione del rapporto sulla pianificazione strategica del risanamento dei deflussi discontinui. Il rapporto finale è stato stilato a fine giugno 2015 ed è stato trasmesso alle autorità svizzere e francesi, rappresentate rispettivamente dall'Ufficio federale dell'energia (UFE) e dalla Direction Régionale de l'Environnement, de l'Aménagement et du Logement (DREAL) della regione Borgogna-Franca Contea, incaricate del dossier. Dai risultati emerge che il tratto franco-svizzero del Doubs è fortemente danneggiato dallo sfruttamento della forza idrica, in particolare dai deflussi discontinui e dallo sfruttamento della centrale idroelettrica di Châtelot, gestita dalla Société des Forces Motrices du Châtelot SA (SFMC).

Lavori avviati

Data la priorità e l'importanza di questo dossier, nell'agosto 2015 le autorità franco-svizzere, in vista di una decisione di risanamento, hanno iniziato a definire con la SFMC il capitolato d'oneri delle varianti per l'attuazione di misure di miglioramento complementari, in particolare sul tratto del fiume compreso tra la centrale di Châtelot e la diga di ritenuta di Biaufond. Le autorità franco-svizzere hanno convalidato il capitolato d'oneri nel gennaio 2016. 

Le varianti proposte per la mitigazione degli effetti negativi dei deflussi discontinui sono l'utilizzo dei gruppi attuali, l'installazione di un nuovo dispositivo di turbinaggio e l'aumento della portata ridotta. Tali misure verranno esaminate dal punto di vista tecnico, economico e ambientale. 

Decisione di risanamento

D'intesa con le autorità francesi, rappresentate dalla DREAL, e previa consultazione dell'Ufficio federale dell'ambiente e dei Cantoni di Neuchâtel e del Giura, il 24.08.2016 l'autorità federale competente, ossia l'UFE, per delega del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), ha emanato la decisione per il risanamento dei flussi discontinui di Châtelot e l'ha notificata alla SFMC. Vi sono dunque i presupposti per l'avvio dello studio delle varianti di risanamento. La consegna del relativo rapporto è prevista per il primo semestre del 2017. Le tappe successive comprenderanno la scelta della variante ritenuta più valida e l'approvazione del progetto. La Confederazione svizzera assume le spese in misura pari alla quota di forza idrica svizzera ossia, per gli interventi sulla centrale di Châtelot, nella misura del 50%. Il finanziamento per la parte di forza idrica francese viene stabilito dall'Agence de l'eau, un'agenzia del Ministero francese incaricata dello sviluppo sostenibile. 

Gli interventi in corso sul tratto franco-svizzero del Doubs, condotti sotto la responsabilità delle autorità, mostrano che si sono già potuti raggiungere risultati incoraggianti. Proseguendo con le misure avviate si dovrebbe riuscire a ridurre ulteriormente l'impatto degli impianti idroelettrici sulla fauna e sulla flora locali.

Indirizzo cui rivolgere domande

Angela Brunner, comunicazione : 058 462 54 03

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