Accompagnate i pesci nella loro migrazione

Accompagnate i pesci nella loro migrazione
Lo sapevate che nel corso della loro vita i pesci percorrono più di 10 000 chilometri? D’accordo, le anguille sono dei veri e propri maratoneti, ma migrare è una cosa naturale per i pesci. Sovente, il loro viaggio si interrompe bruscamente, perché vengono pescati, divorati dai predatori oppure triturati nelle turbine di una centrale idroelettrica. La libera circolazione dei pesci, la cosiddetta migrazione, deve essere ripristinata all’altezza degli impianti idroelettrici in Svizzera entro il 2030. Ma qual è la situazione attuale? Un’anguilla vi accompagna in questo viaggio.

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Per i pesci... fa assolutamente troppo caldo!

I laghi e i fiumi troppo caldi, tanto amati dai bagnanti, rappresentano per i pesci una sfida alla sopravvivenza. La Federazione Svizzera di Pesca FSP è inquieta perché nella maggior parte dei Cantoni dell’Altipiano si è già dovuto provvedere a delle catture di salvataggio – e l’estate torrida e mortale del 2003 torna alle nostre menti.

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Video: «Acque svizzere – tutto chiaro?»

L’UFAM pubblica un nuovo videofilm sullo sviluppo delle acque in Svizzera. Le straordinarie riprese a 360 gradi vi consentiranno di vedere il video secondo le vostre preferenze. Il video può inoltre essere visionato su tablet, smartphone oppure indossando occhiali virtuali.

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Il Consiglio federale approva il rapporto sullo spazio riservato alle acque

Dal 2011 i Cantoni sono soggetti per legge all'obbligo di delimitare spazi riservati alle acque, al fine di contribuire alla protezione contro le piene e promuovere la biodiversità. In occasione della sua seduta del 1° giugno 2018, il Consiglio federale ha approvato il rapporto «Maggiore differenziazione nella delimitazione e nell'utilizzazione dello spazio riservato alle acque», elaborato in adempimento al postulato 12.3142 del consigliere nazionale Karl Vogler (PPD, OW). Il rapporto riassume i lavori eseguiti finora per delimitare detti spazi.

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Studio sulla pesca sportiva in Svizzera

Molto impegno volontario e spese considerevoli per un'incomparabile esperienzanella natura

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Misure per la riduzione delle immissioni di prodotti fitosanitari nelle acque superficiali

L'Ufficio federale dell'agricoltura attua misure per ridurre le immissioni di prodotti fitosanitari nei corsi d'acqua. Sono state inasprite le condizioni d’uso per i prodotti fitosanitari che rappresentano un rischio elevato per gli organismi acquatici. Queste misure fanno parte del Piano d'azione per i prodotti fitosanitari varato dal Consiglio federale a settembre 2017.

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Rivalutare i corsi d’acqua – per l’uomo e la natura

Sette esempi da tutta la Svizzera mostrano come i Cantoni e i Comuni gestiscono i progetti di rivitalizzazione.

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Salvaguardia e promozione della biodiversità: il Consiglio federale adotta il piano d’azione

Nella sua seduta del 6 settembre 2017, il Consiglio federale ha approvato il piano d’azione relativo alla Strategia Biodiversità Svizzera. Il catalogo di misure e di progetti pilota inclusi nel piano d’azione consente di salvaguardare e promuovere le specie e i loro habitat. La Confederazione parteciperà all’attuazione della prima tappa del piano d’azione (2017-2023) con un importo annuo fino a 80 milioni di franchi. La biodiversità fornisce un importante contributo ai fondamenti dell’economia e della società. Tuttavia è in continuo calo.

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Il Consiglio federale intende ridurre ulteriormente i rischi connessi ai prodotti fitosanitari

Il 6 settembre 2017 il Consiglio federale ha approvato il Piano d'azione per la riduzione del rischio e l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari. I rischi devono essere dimezzati e vanno promosse alternative alla difesa chimica. Con il piano d'azione il Consiglio federale pone obiettivi chiari. Onde conseguirli, vengono sviluppate le misure esistenti e ne vengono introdotte delle nuove. Il piano d'azione consente all'agricoltura svizzera di distinguersi per la produzione di alimenti sostenibili.

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La biodiversità in Svizzera è sotto pressione

Il 19 luglio 2017 l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha pubblicato un rapporto di sintesi sullo stato della biodiversità in Svizzera, il quale evidenzia constatazioni preoccupanti: quasi la metà degli habitat presi in esame e più di un terzo delle specie animali e vegetali sono minacciati. I motivi principali sono lo sfruttamento intenso del suolo e delle acque come pure l’inquinamento da azoto. Il costante declino della biodiversità minaccia l’esistenza stessa delle specie indigene e mette in pericolo i fondamenti della vita umana, dell’economia come pure l’unicità dei paesaggi svizzeri.

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CAPTE-N: Situazione economica del settore idroelettrico

La Commissione dell’energia del Consiglio nazionale vuole un quadro più chiaro e più completo della situazione economica del settore idroelettrico prima di esprimersi definitivamente su un sostegno supplementare.

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Stato dei deflussi residuali 2016: non ancora risanato un quarto delle captazioni d’acqua

Secondo la legge sulla protezione delle acque (LPAc), i Cantoni avrebbero dovuto risanare entro fine 2012 tutti i tratti fluviali con deflussi residuali a valle di captazioni d’acqua autorizzate prima del 1992. Soltanto sette Cantoni hanno finora attuato integralmente le prescrizioni legali stabilite nel 1992. Nell’interesse dei corsi d’acqua e degli spazi vitali e delle biocenosi che vi dipendono, la Confederazione esorta nuovamente le autorità competenti a terminare quanto prima i risanamenti.

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Perché le acque hanno bisogno di spazio?

Perché le acque hanno bisogno di spazio?
Ruscelli, fiumi e laghi prossimi allo stato naturale ospitano innumerevoli specie animali e vegetali e contribuiscono in maniera significativa alla protezione contro le piene, all’approvvigionamento idrico e offrono svago. Per poter adempiere a tutti questi compiti, la qualità dell’acqua dev’essere buona, mentre la portata dei corsi d’acqua e lo spazio ad essi riservato devono essere sufficienti.

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Deflussi discontinui – Misure

Un modulo dell’aiuto all’esecuzione «Rinaturazione delle acque». Tra gli obiettivi fondamentali del diritto federale sulla protezione delle acque figurano la protezione integrata delle acque e delle loro molteplici funzioni nonché lo sfruttamento sostenibile delle acque da parte dell’uomo.

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Inquinamento da pesticidi sempre elevato nei piccoli ruscelli

I piccoli corsi d'acqua sono inquinati da numerosi erbicidi, fungicidi e insetticidi. Uno studio effettuato su cinque ruscelli svizzeri per conto dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e pubblicato oggi mostra che i requisiti di legge in materia di qualità delle acque non sono stati rispettati in nessuno caso. Sono state superate persino concentrazioni di sostanze la cui tossicità per gli organismi acquatici è considerata acuta. Test biologici indicano che le comunità viventi soffrono per la presenza di queste miscele di sostanze. Misure per migliorare la qualità delle acque sono attualmente elaborate nel «Piano d'azione per la riduzione del rischio e l'utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari».

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15.3.2017: Consiglio degli stati respinge la Mozione F. Regaz

La Mozione Regazzi Fabio: Autorizzare l'uso dell'ardiglione anche nei corsi d'acqua in la Legge federale sulla pesca.

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La lampreda comune è il pesce dell’anno 2017

La lampreda comune è il pesce dell’anno 2017
Poco conosciuta, misteriosa, minacciata: la lampreda comune è il pesce dell’anno 2017! La Federazione Svizzera di Pesca FSP, scegliendo questo piccolo e poco appariscente pesce, vuole porre un forte segnale: senza ambienti acquatici naturali risp. rinaturalizzati, la Svizzera perde sempre più specie di pesci – sia quelle conosciute che quelle sconosciute!

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Progetto idroelettrico Val Lumnezia: TF accoglie in parte ricorso

Il Tribunale federale ha parzialmente accolto un ricorso presentato da quattro associazioni ambientaliste contrarie alla realizzazione di un progetto idroelettrico in Val Lumnezia, nei Grigioni.

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Pianificazione strategica per i deflussi discontinui del Doubs franco-svizzero: deciso l'obbligo di risanamento

Berna, 25.08.2016 - Allo scopo di ridurre gli effetti negativi dei deflussi discontinui dovuti all'esercizio della diga di Châtelot sul tratto franco-svizzero del Doubs, il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni ha emanato una decisione che prevede l'obbligo di risanamento. Essa costituisce la premessa per l'avvio di uno studio delle varianti di risanamento per il settore Châtelot – Biaufond. Il rapporto è atteso entro il primo semestre del 2017. Dopo una sua attenta analisi le autorità decideranno le misure future da mettere in campo.

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