No. Le iniziative giovano ai nostri contadini. La domanda di prodotti sostenibili è continuamente in crescita. Vengono addirittura importati prodotti bio, per poter rispondere alla domanda interna. Se riuscissimo ad afferrare quest’occasione, questa fetta di mercato non sarà più lasciata all’estero.
Qualità invece di quantità è il motto del futuro e la prospettiva per l’agricoltura svizzera.
I prodotti provenienti da un’agricoltura sostenibile, libera da pesticidi, non suscitano solo in Svizzera un ottimo profitto, ma offrono anche la possibilità d’esportazione a buon prezzo nel mercato globale.
La permanenza dei contadini allo stato attuale, porterebbe al contrario, a medio termine, al tramonto dell’agricoltura svizzera, dato che i contribuenti non sono più disposti a pagare per i contadini che danneggiano l’ambiente e infine noi stessi.
Valido per entrambe le iniziative
Link:
Bruna svizzera: L’agricoltura bio col vento in poppa http://www.bioaktuell.ch/fileadmin/documents/ba/medienspiegel/medienspiegel-2017/2-februar-2017/chbv_stierenauswahl_2017-02-28.pdf
Latte bio - un bene che scarseggia https://www.bauernzeitung.ch/news-archiv/2017/biomilch-ein-knappes-gut/
Chi compera in Svizzera prodotti bio https://www.agrarforschungschweiz.ch/artikel/2014_09_2002.pdf
Tages- Anzeiger: Anche il bio svizzero spesso viene dall‘estero
https://www.tagesanzeiger.ch/wirtschaft/auch-schweizer-bio-kommt-oft-aus-dem-ausland/story/27608897